Lia Giancristofaro dal 2016 è Associata di Antropologia Culturale all’Università di Chieti-Pescara. Diplomata “docteur d’études approfondies” (Paris, École des Hautes Études en Sciences Sociales) e PHD (Chieti), fa ricerca in Europa, Canada e Argentina intrecciando l’antropologia religiosa, l’antropologia dell’alimentazione, l’antropologia medica, l’antropologia del patrimonio culturale e l’antropologia delle migrazioni.
È stata Visiting professor in Albania (European University of Tirana), in Polonia (Jagiellonian University of Krakow) e in Francia (Université Aix-Marseille e Université de Nice Sophia Antipolis). Ha coordinato un progetto europeo. È stata nel Direttivo di SIAA e SIMBDEA. Nel 2011 ha valutato il SSD M-DEA/01 (VQR 2010-2014). Dal 2000 dirige la Rivista Abruzzese, trimestrale accreditato ANVUR.
Partecipa a progetti di ricerca nazionali (PRIN). Fa parte del Collegio di Dottorato in Business and Behavioural Sciences (Università di Chieti-Pescara) e del Collegio di Dottorato in Studi Storici (Università di Teramo).
È autrice di monografie e articoli in Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Argentina, Slovacchia, Romania, Albania. Tra i volumi: Vivere con l’epilessia, con Rita D’Amico e Mafalda Cipulli (Franco Angeli 2010); Tomato Day (Franco Angeli 2013); Cocullo (Patron 2018); La régression du patrimoine, con Laurent S. Fournier (Harmattan 2020); Patrimonio immateriale e società civile, con Valentina Zingari (Aracne 2020); Le Nazioni Unite e l’antropologia, con Antonino Colajanni e Viviana Sacco (CISU, 2020); Populisme et polarisation (Harmattan 2020); Patrimonio in comunicazione, con Alessandra Broccolini e Pietro Clemente (Edizioni Museo Pasqualino, 2021); Religione, famiglia e potere nell’opera di Giovanni Verga (Edizioni Museo Pasqualino, 2022).
email: lia.giancristofaro@unich.it